Desidéri, sogni, obiettivi, successi … cosa sono? Come nascono? Quali sono le differenze, quindi, come distinguere gli uni dagli altri? Ma, la cosa più importante: come e in che misura il mondo Quantico può aiutarci a creare obiettivi reali e a trasformarli in ciò che desideri essere e, perché no, ottenere da e nella vita? Sto per parlarti di METAQUANTISTICA spiegandotene ragioni e origine, seguimi con attenzione.
LA QUANTISTICA DEGLI OBIETTIVI PERSONALI: IL METODO DELLE 3C
Iniziamo da quello che definisco “METODO DELLE 3C” cioè come creare obiettivi realizzabili e quindi in successi personali. Nei prossimi giorni pubblicherò altri video riguardanti i due principali contesti in cui, sono certo, vorresti poter utilizzare queste informazioni: relazioni interpersonali e mondo del lavoro.
Ma andiamo per gradi. La prima cosa da capire “è qual è la differenza tra desideri, sogni, obiettivi eccetera?”, perché ogni vocabolo porta in sé una precisa intenzione legata a migliaia di anni di utilizzo, e come sai l’intenzione è il timone quantistico delle azioni di successo, trovi il video nel nostro canale “albertolori24” su Youtube.
Il DESIDERIO è qualcosa che viene dal subconscio, è legato a fattori che in qualche misura hai già sperimento – direttamente o indirettamente – e che ha un afflato “cosmico”, universale. La sua etimologia latina ci parla di provenienza “stellare” infatti il prefisso DE introduce un complemento di provenienza e SIDERA sono le stelle quindi il concetto impresso dal significato è: CHE VIENE DALLE STELLE.
Immagina la potenza che ha acquisito il verbo “desiderare” in più di 2000 anni di “stelle”. La rotta impressa dal timone “desiderio” è chiara e sicura, parla direttamente al subconscio dell’IO-navigante prendendo energia cosmica dalle stelle, che nel nostro linguaggio rappresenta il Campo Quantico, e che incontra e modifica le esperienze personali che a loro volta definiamo CONSCIO. Desiderare è importantissimo perché imprime energia alle nostre migliori intenzioni.
E i SOGNI? Cosa sono i sogni? Beh, non serve chiamarsi Sigmund per capire che i sogni sono una porta che conduce a dimensioni ancora quasi totalmente sconosciute, ma non è di questo che ti voglio parlare. In questa sede ci interessa parlare dei “sogni ad occhi aperti”, quelli che qualcuno (forse molti) ti hanno insegnato a non seguire dicendoti in 1000 modi: “rimani coi piedi per terra – sei un visionario e non andrai da nessuna parte della vita…” salvo il fatto che tutti i grandi personaggi della storia e del business di tutti i tempi hanno detto il contrario. Da Steve Jobs a Einstein, da Martin Luther King a Leonardo da Vinci il sogno è il comune denominatore dei rispettivi successi. E c’è chi ne ha fatto un successo editoriale mondiale: un certo Napoleon Hill, nel 1937 pubblicò “Timk and Grow rich” (Pensa e arricchisci te tesso) venduto in milioni di copie e ancor oggi consigliato nei più importanti corsi di formazione di tutto il mondo.
E sai qual è il messaggio finale del libro? Lo dice a chiare lettere lo stesso Hill dopo aver intervistato, su commissione di Andrew Carnagie, 500 tra le più importanti figure del periodo, da Edison a Ford, da Roosevelt a Lenin: “Ciò che la mente può concepire e credere, può realizzarlo”. La vera scoperta consiste nel fatto che tutti (e ripeto TUTTI) uomini e donne di successo avevano un sogno, lo hanno caricato di energia emozionale e di fiducia in sé stessi; in altre parole, hanno creduto veramente di potercela fare, ma non solo a parole! E qui entra in gioco la nostra amata Quantistica, o meglio, quella che noi per primi abbiamo definito METAQUANTISTICA strizzando l’occhio a FISICA e METAFISICA di Socrate, ovvero alla componente “spirituale”, o più propriamente, OLISTICA della dimensione legata al QUANTUM DI ENERGIA.
Tra breve ti fornirò le informazioni che stai aspettando, prima però devo introdurti il concetto di OBIETTIVO che nella nostra lingua significa sì bersaglio ma anche, come aggettivo, “oggettivo, equilibrato”. I due significati veicolano con forza il concetto di “bersaglio strategico equilibrato” ovvero di qualcosa che si può realizzare a patto di essere in equilibrio , aggiungo io, fisico e spirituale. Quindi la grande differenza tra sogno e obiettivo non sta nella capacità o possibilità di realizzare l’uno o l’altro ma nel contesto applicativo in cui vai a crearli. Ti condivido la definizione del nostro Luca Pellicari che trovo estremamente calzante: “Gli obiettivi sono sogni in abito da lavoro”. È il contesto che crea il testo!
Proprio in riferimento alla contestualizzazione degli obiettivi, nei prossimi giorni, entreremo ancora di più nel dettaglio di obiettivi PERSONALI, legati alla sfera delle relazioni, e di obiettivi PROFESSIONALI che non differiscono per i presupposti o per le modalità ma per il contesto in cui vuoi calarli e quindi per l’energia emozionale da imprimere nella creazione e nel metodo secondo cui procedere.
Ed eccoci giunti la momento saliente, quello in cui ti spiego come iniziare a lavorare su te stesso per creare nel migliore dei modi obiettivi realizzabili e soprattutto premianti. Tutto parte, come ti ho spiegato nel video di cui ti parlavo prima, dal grado di consapevolezza di ciò che sei, del punto della tua vita in cui ti trovi, delle armi di cui disponi per combattere ciò che ti nuoce o per favorire ciò che ti fa stare bene: la COSCIENZA. Ricordi? La coscienza è il faro nella tempesta della vita, quello che ti pone in grado di interloquire con il Campo e ti fa trovare la rotta migliore per approdare in quel porto sicuro che è il nostro OBIETTIVO PREMIANTE.
Questa è la prima delle 3C del metodo: Coscienza. La seconda C è la CONSAPEVOLEZZA che è costituita dalla Conoscenza ovvero ciò che studi quando cerchi le TUE risposte e da Esperienza cioè tutto quanto di giusto o sbagliato (questo insegna anche di più) hai fatto nella vita per giungere a ciò che sei realmente oggi e non, ricordalo sempre, ciò che altri ti hanno fatto credere di essere. La terza C rappresenta il Cambiamento che devi essere in grado di effettuare per ottenere il tuo risultato migliore.
Ovunque ti trovi, soprattutto quando ti senti in un mare in tempesta, ricorda: esiste un porto sicuro che è il tuo OBIETTIVO PREMIANTE, esiste la TORRE DI CONTROLLO, il faro che irradia informazioni che elabori attraverso la Coscienza ovvero Consapevolezza ed Esperienza ed esiste una ROTTA SICURA.
Poi esisti TU che puoi scegliere: puoi AFFIDARTI alle informazioni della TORRE e cambiare rapidamente la rotta o puoi dire “si vabbè, la torre mi dice di virare rapidamente per evitare la secca ma mio padre, quando ero piccolo, mi ha detto che le secche non ci sono davanti a questo porto” e tentare l’entrata in porto senza ascoltare i consigli della torre.
Il mio consiglio? SCEGLI TU! Se scegli di non ascoltare la Torre, fallo… ma fallo consapevolmente, fai che non siano gli altri a dirti cosa fare, almeno se andrai sugli scogli non sarà un naufragio. Potrai subire dei danni allo scafo ma salverai il tuo equipaggio e la prossima volta sarai più esperto … e più CONSAPEVOLE!